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TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO

WWW.GONNELLI.IT

GONNELLI

CASA D’ASTE

e Cristina di Tiro; (ff. 245, 247):

bianchi. Decorazioni: Pochi sono i

Libri d’Ore siciliani conservatisi; la

nostra copia sembra essere l’unico

esemplare conosciuto realizzato

per la Diocesi di Agrigento. Le de-

corazioni sono inusuali e proba-

bilmente furono realizzate dalla

stessa bottega artefice dell’

Officium

Divinum

della Biblioteca comunale

di Palermo (Ms. 4Qq.A.2) calligra-

fato secondo l’iscrizione nel 1433

da Amato de Fucarino; questi era

all’epoca anche miniatore di mano-

scritti in Sicilia. La nostra copia ha

6 iniziali di 6 righe, 5 di 4 righe e 9

di 4 righe decorate in oro e filigra-

nate, una bordura che incornicia

su quattro lati l’inizio della

Missam

Sante Marie

e un ritratto di San

Giovanni all’inizio del suo

Vangelo

.

Decine di iniziali a due righe in blu

e oro filigranate. Provenienza: il

calendario contiene alcune festivi-

tà che ci permettono di associarlo

alla diocesi di Agrigento in Sicilia.

Santi poco conosciuti sono: 1. Santa

Radegunde di Burgos y Villamayor

in Spagna (20 gennaio); 2. San Gerlando, vescovo e patrono

di Agrigento (25 febbraio); 3. Cataldus (8 marzo a Roma,

ma 10 maggio a Taranto, come nel nostro manoscritto); 4.

Filippo di Argiria in Sicilia (12 maggio); 5. Sant’Antonio

da Padova (13 giugno); 6. Calogero di Sacca in provincia

di Agrigento (18 giugno); 7. Nicola da Tolentino (10 set-

tembre); 8. Santa Reparata di Atri (8 ottobre). La menzio-

ne di due santi provenienti da Agrigento e relativamente

sconosciuti, così come quella del vescovo della diocesi, ac-

creditano l’ipotesi che il manoscritto provenga proprio da

Agrigento. Inoltre, la celebrazione del Vescovo Gerlando il

giorno 25 febbraio e la particolare calligrafia del manoscrit-

to accomunano questo Libro d’Ore all’uso di Agrigento a

quello oggi conservato alla Biblioteca Nazionale di Madrid,

che ebbe come copista Marco Cinico e miniatore Cristoforo

Majorana, entrambi al servizio della corte aragonese a

Napoli. La copiosa bibliografia a supporto del legame fra

questo Libro d’Ore e altri provenienti dalla corte aragonese

e oggi conservati presso la Biblioteca nazionale di Madrid è

disponibile su richiesta.

€ 17000

6.

Horae BMV secundum usum

Romanae Curiae.

[Sicilia: 1480

circa].

Manoscritto

pergamenaceo

in-8° (mm 150x105). Fogli

[248] (di 252) di cui 8 bian-

chi. Mancano i fogli [17], [39],

[150 bis] e [175]: stando alle

ombreggiature nei fogli bian-

chi antistanti, almeno 3 di que-

sti fogli mancanti dovevano

contenere una bordura minia-

ta. Specchio di scrittura mm

87x55, testo su una colonna di

15 linee in lettera gotica libra-

ria italiana vergato in inchio-

stro bruno e rosso. Bella bordu-

ra a fregi floreali su sfondo blu

al foglio [24]

v

, 19 splendide

iniziali di 4, 5 e 6 linee miniate

in oro con inserti in rosso, blu

e verde e decorazione a race-

mi vegetali, quella in principio

del Vangelo di Giovanni con

raffigurazione del santo, tanti altri capilettera più pic-

coli rubricati in blu e oro e squisitamente filigranati

in inchiostro rosso e viola. Qualche macchia e alcune

carte un po’ ingiallite, alcune lacune marginali nella

pergamena a rari fogli ma bell’esemplare. Legatura

moderna in piena pelle montata su assi di legno con

impressioni a secco ai piatti e titoli impressi in oro al

dorso; tagli dorati e cesellati. Annotazioni a matita e

schede bibliografiche inglesi dell’Ottocento incollate

al foglio di sguardia.

Straordinario Libro d’Ore siciliano della seconda metà

del Quattrocento. Contenuto: (ff. 1-2): bianchi; (ff. 3-14):

Calendario; (ff. 15-16): bianchi; (ff.17-21):

Officium san-

ctae crucis

; (ff. 22-31

r

):

Officium missae beate et gloriose virgi-

nis mariae

; (ff. 31

v

-37

r

): Estratti dei Vangeli; (ff. 38-146):

Horae BVM

con varianti per i giorni festivi; (f. 147): bianco;

(ff.148-231): Litania e salmi; (f. 232): bianco; (ff. 233-239):

Symbolum Athanasium

; (ff. 239

v

-241

r

):

Antiphona

; (ff. 242,

244, 246, 248): Elogi funebri di Girolamo, Nicola, Giorgio