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les collections aristophil

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DONIZETTI GAETANO (1797-1848)

L.A.S., Napoli 27 septembre 1834,

au duc Carlo VISCONTI DI

MODRONE à Milan; 3 pages in-4,

adresse avec marques postales

(nom du destinataire maquillé).

Signed autograph letter, Napoles,

27 September 1834, addressed to the Duke

Carlo VISCONTI DI MODRONE in Milan;

3 pages in-4, address with postal marks.

Interesting letter to the impresario of the

Scala of Milan, on the booklet of his next

opera and his issues with the librettist

Felice Romani.

1 500 / 2 000 €

Intéressante lettre à l’impresario de la Scala

de Milan, sur le livret de son prochain

opéra et ses démêlés avec le librettiste

Felice Romani

.

N’arrivant pas à savoir du librettiste Felice

ROMANI (1788-1865) s’il veut ou non écrire

le livret de son prochain opéra pour Milan, et

voyant que la saison est déjà bien avancée, il

sollicite du duc l’aurisation de faire appel à un

autre poète [Giuseppe BARDARI] qui travaille

en ce moment avec lui pour

Maria Stuarda

,

pour adapter

Giovanna I

a

di Napoli

, tragédie

du Romain Giovan Battista MARSUZO. Cette

Giovanna est la femme d’André de Hongrie

(1327-1345, roi de Naples), homme plutôt

fruste, qui n’appartient nullement à la paren-

tèle de la famille régnante, et on peut lire

son histoire dans les historiens napolitains.

Il indique quelle pourrait être la distribution

(la Ronzi, Cartagenova, Poggi, Marini, etc.). Il

espère que Romani se montrera gentilhomme

et remettra le premier acte le 20 octobre;

sinon, il demande de se servir du poète

qu’il indique, et non de Gaetano ROSSI, trop

éloigné… [Ce fut finalement le sujet de

Gemma

di Vergy

qui sera retenu, livret de G.E. Bidera

d’après

Charles VII chez ses grands vassaux

d’Alexandre Dumas, pour la création à la

Scala de Milan le 26 décembre 1834.]

«Ho sentito dal M° Pedroni, ch’egli abbia la

compiacenza di chiamar Romani e vedere se

vuole o no fare il Libro per questa benedetta

prim’Opera; io non le raccomando Sig. Duca

che la sollecitudine nel darmene avviso,

poichè vede bene che la stagione è inoltrata.

Se Romani si niegasse, o mancasse (cosa

che non suppongo) le raccomando darmene

tosto contezza, onde io qui possa disporre

di altro poeta, che sarebbe quello stesso

che ora mi servi per la

Maria Stuarda

, e dal

quale se le aggrada farei trattare

Giovanna

Ia di Napoli

, Tragedia di Marsuzi Romano.

Questo fatto di Giovanna moglie di

Andrea

d’Ungheria

si puo leggere in

Giannone

, o

in

Angelo Costanzo

nelle storie di Napoli.

Andrea

d’Ungheria, uomo piuttosto rozzo

che fu sperto, non appartiene per nulla

in parentela alla famiglia Regnante nostra

Padrona, pur tuttavia abbia la compiacenza

di farne avvisato la Polizia onde siamo sopra

ciò tranquilli. La Compagnia sarebba : la

Ronzi

,

Cartagenova,

Poggi,

Marini

, e 2

de

parti con etc. – Sempre tutto ciò quando

Romani si rifiuti di dare pel

20

8

bre

il prim’atto.

Spero che tutto andra bene, che Romani sara

galant’uomo, ma, in ogni caso, permetterà

che di questo mi serva e non di Rossi per

non avere il poeta distante. Nel tempo che

questa arriva a Milano credo ch’Ella avra gia

la decisione, e forse forse me l’avra gia com-

municata, in ogni caso un sollecito riscontro

mi togliera da ogni pena»…