Lot n° 477

COLLODI Carlo, Giornale per i bambini. — (La storia di un burattino). — Roma : Tip. dei fratelli Bencini, 1881-1889. — 9 annate in 9 volumi in-folio (mm 298x216 il primo, 301x220 gli altri).

Estimation : 3600 - 7200
Description
Dal n. 1 dell'Anno I (7 luglio 1881) al n. 25 dell'Anno IX (20 giugno 1889). 408 [di 416] fascicoli di 16 pagine ciascuno (assenti 4 fascicoli nel vol. 5 ; vol. 7 con fascicoli dall'1 al 4 con mancanze), rispettivamente : 26 nel primo volume, 53 nel quinto, 25 nel nono, 52 in tutti gli altri (numero di Natale doppio).
Migliaia di illustrazioni, oltre a 9 tavole cromolitografiche (nel primo, secondo e quarto volume) e a illustrazioni a colori nel testo nel fascicolo natalizio del quinto volume. Difetti e mancanze (non alle parti del Pinocchio), collazione disponibile su richiesta. Primo volume in tela editoriale color zafferano con sguardie rinnovate. Altri volumi in tela editoriale blu con difetti e restauri. Timbretto circolare della libreria Saba al verso del primo frontespizio. (9)

♦ Rara e molto ricercata edizione originale di Pinocchio, le cui avventure furono pubblicate per la prima volta in 30 puntate nel «Giornale per i bambini», dal primo numero del 7 luglio 1881 al 25 gennaio 1883. Il «Giornale per i bambini», di cui si offre qui tutto il pubblicato, fu il primo periodico italiano destinato ai piccoli lettori. Annoverò fra i suoi collaboratori alcuni dei più apprezzati scrittori del tempo come Luigi Capuana e Gabriele d'Annunzio, ma soprattutto Collodi, che dal 1883 ne divenne anche il direttore.
Qui egli pubblicò la prima versione del suo celebre Pinocchio, intitolata La storia di un burattino e illustrata con vignette da Ugo Fleres. Scorrendo le pagine del Giornale si percepiscono gli sviluppi negli stili illustrativi e nelle tecniche di stampa dell'epoca.

E' presente nell'ultimo volume l'Avviso importante ai nostri associati, datato 27 giugno 1889, nel quale si annuncia che il periodico cessa la pubblicazione "per fondersi col Giornale dei Fanciulli". Da notare anche l'importante provenienza dalla libreria antiquaria di Umberto Saba a Trieste. Parenti 147.
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