Lot n° 420

BANDELLO Matteo, La prima [-terza] parte de le nouelle del Bandello. — In Lucca : per il Busdrago, 1554. — 2 (di 3) volumi in-4° (mm 204x145 e 203x148).

Estimation : 400 - 800
Description
Pagine : 390, [2] (assente A1 con il frontespizio) ; 231, [1]. Marca Busdraghi in fine ad entrambi i volumi. Assente il primo volume con la prima parte.
Seconda parte con risarcimento alla prima carta (minime perdite, larga pecetta al verso), alone al margine inferiore delle prime carte, ultimo fascicolo con gore marginali e con alone al margine inferiore e piccola perdita dell'angolo inferiore esterno.
In piena pelle moderna.
Terza parte completa con il frontespizio calcografico, alone rossastro al verso, qualche pallida gora occasionale ma buona copia in pergamena flessibile coeva (sciupata), con titolo anticamente manoscritto al taglio inferiore. (2)

Prima edizione, rarissima sul mercato, della raccolta di novelle da cui trassero ispirazione Shakespeare, Cervantes e altri.
Matteo Bandello (1485-1561), vescovo cattolico e scrittore, è considerato da alcuni studiosi il più importante novelliere del Rinascimento.
Nella raccolta, pensata per un pubblico cortigiano, Bandello abolisce la cornice e premette a ogni novella una dedica ad un personaggio illustre, nella quale fa riferimento all'occasione in cui sarebbe stata raccontata la novella stessa : in questo modo la narrazione non viene riferita ad una società ideale, ma alle occasioni reali di incontro della società contemporanea.
I materiali narrativi hanno le origini più diverse, e diverse sono le ambientazioni. William Shakespeare conobbe la traduzione delle novelle di Bandello, da cui trasse il soggetto per le commedie Molto rumore per nulla e La dodicesima notte. Anche la tragedia Romeo e Giulietta si basa su un testo di Bandello (la novella nona della Seconda parte, tradotta in francese da Pierre Boaistuau e in inglese da Arthur Brooke), che a sua volta aveva rielaborato la novella del vicentino Luigi Da Porto, l'Hystoria novellamente ritrovata di due nobili amanti, scritta nel 1524.

La novella nona con le vicende di Romeo e Giulietta occupa venti carte da 44v-63v e è introdotta dalla dedica del Bandello a Girolamo Fracastoro (43v-44r) nella quale si racconta l'occasione in cui essa venne narrata.
Partager