GONNELLI CASA D'ASTE - Florence (Italie). LIVRES et MANUSCRITS AUTOGRAPHES. Livres du XXème siècle. MERCREDI 9 OCTOBRE 2024 à 10H00 (120 - 288) – Gonnelli Casa d’Aste. Via Fra' Giovanni Angelico 49. 50121 FIRENZE - Nous sommes à votre disposition pour l'envoi de photos et vidéos des lots qui vous intéressent: écrivez un mail à enchères@gonnelli.it pour vos demandes Il est possible de participer avec une offre écrite, par téléphone Tel : + 39 055 268279 / + 39 055 216835 – Site : www.gonnelli.it – E-Mail : aste@gonnelli.it - VOUS pouvez ENCHÉRIR - En LIVE, sur la plate-formes Avec INSCRIPTION : https://www.gonnelli.it/it/my-panel/index.asp

Mercredi 9 octobre 2024

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VALORI PLASTICI. — Roma : s.e., 1918-1921.— 3 annate in 1 volume in-4° (mm 294x203).

Estimation : 240 - 480
Description
Dal n. I al nn. XI-XII del primo anno (1918-1919) ; dal n. I al n. XII del secondo anno (1920) ; dal n. I al n. V del terzo anno (1921). Tavole fuori testo di Carrà, Melli, De Chirico, Morandi, Fattori, Martini e altri. Fascicoli con qualche macchiolina, strappetto marginale e lievissime bruniture, ma nel complesso buona conservazione. Il tutto rilegato entro legatura in mezza tela con punte, piatti marmorizzati e titoli in oro su tassello al dorso ; conservate all'interno i piatti delle brossure originali. (1)

Valori plastici fu una rivista di critica d'arte fondata nel 1918 a Roma sotto la direzione di Mario Broglio con la collaborazione di De Chirico, Savinio, Morandi, Soffici, Carrà, per aprirsi poi alle correnti dell'Avanguardia europea pubblicando per la prima volta in Italia scritti su Chagall, Derain, Kandinsky. Nata per la diffusione delle idee estetiche della pittura Metafisica e delle correnti d'avanguardia europea, fu edita dal 1918 al 1922. Teorizza il recupero dei valori nazionali ed italici all'interno di una vivace dialettica culturale e il ritorno alla cultura figurativa di matrice classica.
La vicenda di Valori plastici, che terminerà la pubblicazione nel 1921, aiuta a comprendere la storia parallela del gruppo letterario della rivista La Ronda (vedi lotto 511), ugualmente proiettata verso il rifiuto la modernità.
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