Lot n° 196

Anonimo della prima metà del XIX secolo, Raccolta di trenta acquerelli raffiguranti conchiglie. Prima metà XIX secolo. — Penna e inchiostro bruno, acquerello a colori su carta bianca. — Tutte le tavole numerate in alto a sinistra, ciascun...

Estimation : 180 - 360
Description
esemplare di conchiglia contrassegnato da un numero. mm 31x22.
Nei Cabinets de Curiosités del XVIII secolo la conchiglia è allo stesso tempo oggetto d'arte ed esemplare naturalistico, a seguire con l'evoluzione degli studi del secolo successivo, la collezione di conchiglie, così come quella di insetti, esprime la curiosità per le rarità naturali soffusa di una parvenza di conoscenza scientifica.
I viaggi di ricerca e le spedizioni coloniali portarono alla conoscenza di ulteriori esemplari che all'incirca dagli anni Quaranta del XIX secolo iniziarono a essere esposti anche pubblicamente, al di là delle raccolte proprietà di élite intellettuali e aristocratiche.
I volumi di storia naturale, con descrizioni di animali e piante avevano fatto la loro comparsa già dalla metà del XVI secolo, così anche le conchiglie conservate nelle teche vennero raffigurate nei libri di storia naturale dando origine a un nuovo tipo di collezione su carta per il diletto di molti. Il libro è chiamato a svolgere la stessa funzione della vetrina, rendendo però accessibili i propri contenuti a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con il supporto di una ricca e minuziosa iconografia ancor oggi insuperata.
Il naturalista Joseph Dezallier d'Argenville (Parigi, 1680-1765) nella sua Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, pubblicata nel 1742, sostiene l'idea che la padronanza del disegno sia necessaria per stabilire una classificazione precisa e scientifica delle differenti conchiglie. Il disegno dunque e anche l'acquerello vengono utilizzati nella rappresentazione del mondo naturale così come documentato dal lavoro di numerosi pittori naturalisti al seguito di spedizioni scientifiche ed esplorazioni transoceaniche, oltreché da appassionati che si cimentavano per proprio piacere nel riprodurre con schizzi e disegni le varie specie di nicchie.
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