Lot n° 666

Savonarola Girolamo, Operetta molto divota [...] sopra edieci comandamenti didio: diricta alla madonna, overo badessa del monasterio delle Murate di Firenze... (Al colophon:) Impresso in Firenze: adi. 23. doctobre 1508.

Estimation : 800 - 1600
Description
In-4° (mm 205x138). Carte [20] (di 26). Segnatura: a-b⁸, c⁶ (-c⁶), d⁴. Mancante il fascicolo c⁶. Belle xilografie alla carta a1, raffigurante il Savonarola che dialoga con la Badessa e le sorelle del Monastero delle Murate, e alla d4v, con scena della Crocifissione con la Vergine, San Giovanni e Maria Maddalena; entrambe utilizzate nella prima edizione del 1495 di Bartolommeo di Libri. Capilettera xilografici. Legatura ottocentesca in mezza pelle, con piatti in carta marmorizzata. Mancanze al dorso, parzialmente conservato all'interno. (1)Il convento delle Murate a Firenze era L'istituzione religiosa femminile più nota del Rinascimento fiorentino. Il convento benedettino divenne così famoso da attirare anche molte famiglie d'élite italiana dell'epoca tra cui i Medici di Firenze, gli Orsini di Roma, gli Sforza di Milano e gli Este di Ferrara; non era raro, infatti, che i diplomatici in visita a Firenze inserissero nei loro itinerari un tour al vasto sito su via Ghibellina. La guida alla confessione di Savonarola apparve nell'ottobre del 1495, alcuni mesi dopo che Savonarola aveva fatto visita al convento e aveva tenuto un sermone in cui accusava le monache di attività filo-medicea e di coinvolgimento nei conflitti politici della Città. Nel suo sermone del maggio 1495, Savonarola affermò, inoltre, che le suore di Le Murate eseguivano la loro produzione scribale per vanità commerciale; in loro difesa, le monache sostenevano che i fondi prodotti da quelle arti erano la loro unica fonte di sostegno finanziario. Si ricredette e dedicò il suo trattato sui Dieci Comandamenti alla badessa Caterina Ubaldini, lodata nella prefazione dell'opera. EDIT 16 53820; Sander 6805, che attribuisce la stampa a Bartolomeo de Libri, considera errata la data 1508 di questa terza edizione, e la assegna al 1498, forse per l'uso delle stesse xilografie. Molto rara.
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