Lot n° 445

PUSKIN ALEKSANDR SERGEEVIC, Abbozzo autografo dell' XI strofa del primo capitolo del romanzo in versi Evgenij Onegin (Евгений Онегин). Testo con varianti dell'autore rispetto alla versione pubblicataNon datato, ma anni '20 del XIX secolo.

Estimation : 15000 / 30000
Adjudication : Invendu
Description
Manoscritto a inchiostro marrone scuro.
1 carta scritta recto e verso.
Testo in russo con molte correzioni e cancellature.

Carta filigranata legata da antico spago ad una camicia senza alette in carta ottocentesca recante a penna la dicitura :
"Brouillon de la XI ème et XII ème strophes du poème / de Pouchkine (Eugene Oneguine) / écrit de sa propre main". Al recto della carta autografa, a matita d'altra mano, l'indicazione : "Strophes d'Oneguine / la XI inedite)". Dimensioni carta autografa : 167x98 mm. Dimensioni camicia : 280x210 mm

▬ BIBLIOGRAPHIE :
• Il recto della carta autografa - con l'indicazione "XII" in numero romano - contiene in realtà il testo integrale dell'XI strofa del primo capitolo dell'Eugenij Onegin (con correzioni e cancellature dell'autore).

Incipit :
"Как он умел казаться новым /
Шутя невинность изумлять, /
Пугать отчаяньем готовым [...]" (Come ben sapeva avvincere /
L'innocenza sorprendendola /
Con lo scherzo, spaventarla [...]).

Explicit :
"[...] Добиться тайного свиданья... И после ей наедине Давать уроки в тишине!" ([...] Ottenere un rendez-vous... /
E impartirle poi lezioni /
Nel silenzio, a tu per tu!). Il verso della carta autografa - con l'indicazione "XI" in numero romano - contiene il medesimo inizio dell'XI strofa del primo capitolo dell'Eugenij Onegin (comincia con le stesse parole "Как он умел"), ma il resto del testo non coincide con la versione pubblicata.
Sono presenti molte correzioni e cancellature, e la croce tracciata dall'autore su tutta la pagina fa supporre che si tratti di un abbozzo non utilizzato. (Si ringrazia il Prof. Fausto Malcovati - Università degli Studi di Milano). Aleksandr Puškin (Mosca 1799 - San Pietroburgo 1837), autore di poemetti e liriche, di opere in prosa (tra queste La dama di picche, 1834), di testi per il teatro (Boris Godunov, 1831) e del celebre romanzo in versi Evgenij Onegin (1831), è considerato il fondatore della moderna lingua russa.

Di lui Dostoevskij scrisse : "Puškin è un fenomeno straordinario, e forse un fenomeno unico dell'anima russa [...] un fenomeno anche profetico [...] la sua apparizione contribuisce ad illuminare di una nuova luce il nostro buio cammino. In questo senso, appunto, Puškin è guida e profeta".

La sua opera fu anche alla base di gran parte del teatro musicale russo dell'Ottocento (il Boris Godunov fu musicato da Musorgskij ; La dama di picche e l'Evgenij Onegin da Čajkovskij). Morì in un duello giovanissimo, a soli 37 anni. L'Evgenij Onegin è uno dei testi più celebri di Puškin, uno dei "sommi libri dell'umanità" e punto d'avvio della grande letteratura russa dell'800.

Scritto tra il 1823 e il 1830, venne considerato un "poema non più fantastico, ma palpabilmente reale, nel quale è incarnata la vera vita russa, con una tale forza creativa e con una tale perfezione, quale non era mai esistita prima di Puskin, e forse neppure dopo di lui (F. M. Dostoevskij - Discorso pronunziato a Mosca l'8 giugno 1880 in occasione dell'inaugurazione del monumento a Puškin). Rari sono gli autografi di Puskin nelle aste internazionali, rarissime le sue carte di lavoro. Si tratta di un documento assolutamente straordinario.
Lotto con attestato di Libera Circolazione.
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