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GONNELLI
CASA D’ASTE
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asta 13: Manoscritti, autografi e libri - firenze 25-26 ottobre 2013
3 importanti lettere di missionari gesuiti
153.
Almeida Manuel (de), Dias Emanuel, Baldinotti
Giuliano
Lettere dell’Ethiopia Dell’Anno 1626. fino al Marzo del 1627.
E della Cina Dell’Anno 1625. fino al febraro del 1626. Con
una breve relatione del viaggio al Regno di TUNQUIM,
nuovamente scoperto...
In Roma: Appresso l’Erede di
Bartolomeo Zannetti, 1629.
In-8° (mm 159x100). Pagine 133, [3] bianche. Vignetta
xilografica al frontespizio con monogramma della
Compagnia di Gesù e capilettera incisi in legno. Il primo
fascicolo un po’ allentato, due forellini di tarlo nella
parte inferiore delle carte, più evidenti nei quaderni
B-C con perdita di alcune lettere di testo; altro piccolo
lavoro di tarlo alle ultime due carte che sfiora il testo.
Legatura coeva in piena pergamena con minimi difetti.
Ex-libris del Dr. Bent Juel-Jensen in etiope applicato al
contropiatto anteriore.
Rara prima edizione di queste tre importanti lettere di
missionari gesuiti dall’Etiopia, la Cina e il Tonchino, di cui si
fornisce per la prima volta una descrizione da parte di un
occidentale. La lettera scritta da padre Manuel de Almeida
(O’Neill-Domínguez I, 82) è il suo ultimo resoconto prima
dell’espulsione dall’Etiopia nel 1633, e fornisce un dettagliato
racconto delle vicissitudini dei missionari cattolici in quel paese,
dal loro arrivo nel 1622 alla loro persecuzione e cacciata nel
1633: favorevolmente accolti dall’imperatore etiope Susenyos,
che per convenienza politica si era convertito al cattolicesimo, i
missionari gesuiti arrivarono numerosi nel paese e si dedicarono
operosamente all’evangelizzazione dei suoi abitanti; quando
però tentarono nel 1626 di imporre dei cambiamenti alle
antiche pratiche religiose innescarono dei disordini sociali
che sfociarono nella guerra civile: Suseynos fu costretto ad
abdicare e il suo successore rinnegò il cattolicesimo, espellendo
o uccidendo tutti i missionari gesuiti. La lettera scritta da
padre Emanuel Diaz (O’Neill-Domínguez II, 1113) è un
interessante riassunto della situazione in Cina, fornito da un
missionario che operava in quella regione già dal 1615 e che
nell’arco della sua vita realizzò ben tredici traduzioni di testi
cristiani in cinese. L’Autore della terza lettera, il gesuita Giuliano
Baldinotti (O’Neill-Domínguez I, 328), incaricato di esplorare
la possibilità dell’evangelizzazione del Tonchino, fu il primo
missionario cattolico a visitare e a descrivere quella regione
del Vietnam; ben accolto dal reggente Trinh Trang, fu presto
raggiunto da due altri suoi confratelli (Marques e de Rhodes),
edebbemododi raccoglieremolte informazioni sul paese inuna
relazione di viaggio datata «Macao, 12 novembre 1626» inviata
al padre Vitelleschi, superiore della Compagnia di Gesù. La
lettera-relazione fu pubblicata solo nel 1629 in appendice a
questo volume intitolato
Lettere dall’Ethiopia
, e divenne in seguito
tanto rara che all’inizio del XX fu ritenuta inedita e ristampata.
Cfr. Carayon 904; Cordier,
Sinica
II, 816; Cordier,
Indosinica
II, 1915-1916. La nostra copia è appartenuta a Bent Juel-Jensen
(1922-2006), eminente medico, grande bibliofilo e fondatore
dellaOxfordUniversity Society of Bibliophiles, benefattore della
Oxford’s Bodleian Library e amante dell’Etiopia, visitata per la
prima volta nel 1973: «Books were included in his Ethiopian
rescue endeavours [...]. He bought his first manuscripts in 1973,
and by 1990 he had acquired over 40, some dating back to the
15th century» (
The Independent obituary
, 4 gennaio 2007).
€ 4500