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GONNELLI
CASA D’ASTE
tutti i lotti sono riprodotti nel sito www.gonnelli.it
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206.
Billi Domenico
Breve trattato delle malatie degli occhi...
In Ancona: nella
stamperia Bellelli, 1749.
In-8° (mm 185x125). Pagine XX, 224, [4] + 1 carta
di tavola incisa in rame fuori testo più volte ripiegata.
Piccolo fregio xilografico al frontespizio, finalini,
testatine e capilettera incisi in legno. Esemplare con
difetti e scompleto delle prime due carte bianche,
censite da ICCU. Legatura coeva in piena pergamena
rigida, con l’angolo superiore del piatto anteriore,
parte del dorso e parte del piatto posteriore mancanti.
La tavola raffigurante gli strumenti chirurgici è stata incisa in
rame da Giuseppe Manzoni.
€ 350
La scoperta dell’acaro della scabbia
207.
Bonomo Giovanni Cosimo
Osservazioni intorno a’ pellicelli del corpo umano...
In Firenze: per Piero Matini, 1687.
In-4° (mm 200x145). Pagine [2], 16 + 1 carta di tavola incisa in rame da Francesco Nacci. Marca tipografica incisa
in legno al frontespizio e capilettera xilografici. Esemplare con le carte di testo e la tavola leggermente rifilate e
con qualche sporadica e lieve fioritura. Legatura muta moderna in cartonato.
Rarissima prima edizione. L’Autore aveva inviato una lettera al Redi in cui esponeva la sua teoria sulla natura acarica della
scabbia; e il Redi, dopo averla corretta ed integrata, aveva deciso in quello stesso anno di pubblicarla, contribuendo a
divulgare questa importante scoperta: il Bonomo non solo individua la causa della scabbia ma dimostra per la prima volta
nella storia della medicina che un organismo di dimensioni microscopiche è causa di una malattia definita. Egli racconta che
dopo aver osservato delle donne che scoppiavano le
bollicelle acquaiole
dei
loro piccoli figliuoli rognosi
e ne facevano uscire dei
piccolissimi globetti bianchi, aveva deciso insieme al collega Giacinto Cestoni di osservarne uno al microscopio, facendo una
incredibile scoperta: «ravvisammo con certezza indubitata. che egli era un minutissimo bacherozzolino, somigliante in qualche
parte alle Tartarughe; bianco di colore, con qualche solco d’ombra sul dorso, insieme con alcuni radi, e lunghi peluzzi».
Castiglioni 480;
Heirs of Hippocrates
716; Krivatsy 1522; Norman 265; Morton 4012;
Wellcome
II, 201;
Walleriana
1288.
€ 800