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GONNELLI
CASA D’ASTE
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177.
Lambert de la Motte Pierre, Pallu François
Instructiones ad munera Apostolica ritè obeunda Perutiles
missionibus Chinae, Tunchini, Cochinchinaem atq: Siami
accommodatae...
Romae: Per ZachariamDominicumacsamitek
à Kronenfeld [...], 1669.
In-8° (mm 157x100). Pagine [32] (la prima carta è bianca),
260. Vignetta xilografica al
verso
del frontespizio con il motto
Euntes in universum mundum praedicate Evang. omni creat.
e una
illustrazione incisa in legno a piena pagina nel testo a carta 2§8
raffigurante l’
Incoronazione della Vergine
. Fregi tipografici incisi
in legno nel testo, alcuni capilettera, finalini e una testatina
con monogramma della Compagnia di Gesù in apertura
della dedica. Piccolo forellino al frontespizio e lievi bruniture
a poche carte del volume, con qualche arrossatura sparsa,
ma nel complesso buon esemplare. Legatura coeva in piena
pergamena con titoli manoscritti al dorso; minimi e trascurabili
difetti. Nota di possesso di seicentesca mano al frontespizio.
Prima edizione. L’opera, nota con il titolo di
Monita ad missionarios
, fu
composta da François Pallu, vescovo di Heliopolis e vicario apostolico
del Tonchino, e Pierre Lambert de la Motte, vescovo di Berito e
vicario apostolico della Cocincina, cofondatori della Société des
Missions Étrangères di Parigi. I due vescovi, in risposta alle istruzioni
ricevute da Propaganda Fide nel 1659 su come i missionari avrebbero
dovuto assolvere ai doveri apostolici in maniera corretta, nel 1664
convocarono un sinodo nella capitale del Siam e nel corso di questo
collegio decisero: l’istituzione di una procura generale che avrebbe
dovuto accogliere tutti i nuovi missionari in arrivo dalla Francia e
dirigerli poi, secondo convenienza, nelle varie zone della Cina e
dell’Indocina; la fondazione di un Seminario per la formazione il clero indigeno delle missioni delle quali erano entrambi
incaricati; inoltre, stilarono una serie di regole, contenute in questa opera, che avrebbero dovuto guidare e formare la mentalità
dei missionari, la loro condotta e il loro operato, un vero e proprio manuale per i missionari che ebbe una fortuna duratura e
costante nei secoli futuri. Cfr. Cordier,
Indosinica
II, 1926; Streit V, 1685.
€ 400
Il primo libro dedicato alla flora tropicale
178.
Loureiro Joao de
Flora Cochinchinensis: sistens plantas in Regno Cochinchina nascentes quibus accedunt
aliae observatae in Sinensi Imperio, Africa orientali, Indiaeque locis variis [...]. Tomus
I (-II).
Ulyssipone: typis, et expensis Academicis, 1790.
2 volumi in-4° (mm 270x205). Pagine [8], XX, 353, [5]; [4], 357-744,
[2]. Occasionali lievi fioriture sparse, forellini di tarlo marginali, talvolta
maldestramenterestauratimanel complessobellacopianelle suebarbee intonsa.
Legatura moderna d’amatore in piena pelle verde con piccolo fregio floreale al
centro dei piatti, inquadrato da cornice di duplice filetto, titoli impressi al dorso
a quattro nervi e decorazioni ai comparti. Dentelles alle unghiature. Conservato
in custodie protettive. SI AGGIUNGE:
Transactions of the American philosophical
society held at Philadelphia for promoting useful knowledge
. New series - Volume XXIV.
Philadelphia: Published by the Society, 1935. (3)
Prima edizione. L’Autore, il gesuita portoghese Joao de Loureiro, risiedette in Cocincina
dal 1742 al 1777 emolti dei 35 anni passati nella regione furono spesi al servizio del sovrano
cocincinese come matematico naturalista e botanico; «As was to be expected, in a work
devotedtothebotanyofapreviouslyunexploredtropical region, the‘FloraCochinchinensis’
contained a great amount of novelty» (
Flora Indica
46). In quest’opera, probabilmente
il primo studio sulla flora tropicale ad essere mai stato pubblicato, l’Autore descrive 185
nuovi generi e 630 nuove specie appartenenti a una estesa area geografica; sebbene la parte
prominente sia rappresentata dalla flora della Cocincina, vi sono incluse una descrizione
e una classificazione di molte specie della Cina, delle Filippine, dell’India e dell’Africa
orientale. Cfr.
Journal of the New Botanical Garden
, N. 386, vol. XXXIII (february 1932): «Of
the 1298 species that he actually described, 697 were from Cochinchina, 254 from China,
292 from both Cochinchina and China, 29 from tropical East Africa, 9 fromMozambique,
8 from Zanzibar, 5 from India, and 1 each from the Philippines, Sumatra, and the Malay
Peninsula [...]. Thus of nearly 1300 spe­cies described by Loureiro, less than one third are now repre­sented by extant specimens».
€ 700