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GONNELLI
CASA D’ASTE
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160.
De Marini Giovanni Filippo
Historia et relatione del Tunchino e del Giappone con la vera relatione
ancora d’altri regni, e provincie di quelle regioni, e del loro governo politico...
Divisa in cinque libri...
In Roma: nella stamperia di Vitale Mascardi,
1665.
In-4° (mm 240x180). Pagine [16], 548, [8], l’ultima bianca. Con 1
antiporta allegorica e 3 carte di tavole ripiegate incise in rame fuori
testo. Monogramma della compagnia di Gesù inciso in legno al
frontespizio, testatine, capilettera e finalini xilografici. L’antiporta è
stata tagliata sul lato destro, lungo la piega, ed è mancante di parte
dell’incisione (1 cm circa); piccole lacune centrali e strappetti a
un’altra carta di tavola, che interessano l’inciso. L’esemplare è
comunque completo di tutte le tavole, che normalmente sono
mancanti o controfondate poiché stampate su carta velina e molto
fragili. Lievi bruniture e fioriture sparse, più evidenti in qualche
quaderno, piccoli strappetti marginali a poche carte, altro strappo al
margine di carta Qq3 che tocca poche lettere di testo. Legatura coeva
in piena pergamena con titoli manoscritti al dorso e tagli spruzzati, un
po’ allentata internamente. Timbro abraso al frontespizio.
Seconda edizione; si tratta della ristampa, con sostituzione del solo
frontespizio, dell’edizione del 1663. All’ultima carta si legge: «In Roma, per
Nicolò Angelo Tinassi. MDCLXIII». Espulso dal Tonchino dopo quattordici
anni di permanenza in quella missione nello stesso anno in cui Lambert de
la Motte e Pallu della Société des missions étrangeres venivano eletti vicari
apostolici, il gesuita de Marini rientrò a Roma, dopo varie peripezie. Qui
pubblicò la sua relazione sulla Provincia del Giappone, ampio e dettagliato
resoconto che mirava a ottenere l’apprezzamento del Papa e fondi per poter ristabilire la supremazia della Compagnia di Gesù
nella provincia; oltre a fornire un lungo riassunto dell’impresa cristiana in Indocina, nel sud della Cina, nel Siam ecc., questo lavoro
comprende una descrizione del Laos e della visita di Giovanni Maria Leira, il primo gesuita a risiedere in quel regno. Marini traduce
inoltre dal portoghese la relazione di Antonio Rubino sul metodo di conversione dei gesuiti in Cina, testo controverso che finì per
essere messo all’indice nel 1680. Cfr. Carayon 995 (riferito all’edizione del 1663): «Sous le nom de Province du Japon, le P. de
Marini donne l’histoire du Tonkin, de la Cochinchine, de Siam, du Lao etc.. Ce vol. contient 4 gravures et la liste des Missionnaires
de la Compagnie de Jésus au Tonkin, de 1626 à 1660». La bella antiporta, firmata A. Clowet, raffigura un prete con in mano un
testo scritto in caratteri cinesi, nell’atto di diffondere la parola di Cristo a un gruppo di persone, allegorie dei Regni facenti parte
della Missione del Giappone: Tumkino, Cocincina, Cambogia... Lach-Van Kley, 1.3: «The Jesuits hope to use the Chinese language
in bringing the light of the gospel to the diverse peoples of the extensive Province of Japan». Le altre illustrazioni riproducono gli
abiti tipici di una guardia reale e di un mandarino tonchinesi e, l’ultima, la
Forma delle Galere del Re del Tumkino
, con in primo piano la
«tavola in che mangiano i Tumkinesi». Cordier,
Indosinica
I, 1044-1045; O’Neill-Domínguez III, 2509.
€ 1500