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GONNELLI
CASA D’ASTE
tutti i lotti sono riprodotti nel sito www.gonnelli.it
47
111.
Strauss Johann
Zampa Walzer per Piano Forte ridotti da Strauss.
Torino,
presso G. Magrini s.a. XIX secolo. Numero di lastra
304.
In-4° oblungo (mm 250x340). Pagine 9 numerate.
Spartito per pianoforte solo. Raccolta di 4 valzer. SI
AGGIUNGE:
Id.
,
4 Polkas [...] par J. Strauss.
Turin chez
Magrini s.a. XIX secolo. Numero di lastra 917. In 4°
obl. (mm 250x340). Pagine 9 numerate. Spartito per
pianoforte solo. SI AGGIUNGE:
TutschG.
,
Diable Galoppe
[...].
Milano chez Epimaque et Pascal Artaria .a. XIX
secolo. Numero di lastra 348. In 4° obl. (mm 250x340).
Pagine 3 numerate. Spartito per pianoforte solo. Antica
firma di appartenenza alla carta del titolo. (3)
III DOCUMENTO: Tutsch fu direttore della musica militare
del Reggimento “Francesco I Imperatore”.
€ 100
112.
Verdi Giuseppe
Oberto conte di S. Bonifacio. Dramma in due atti da
rappresentarsi nel Regio Teatro nel Carnevale del 1840 […].
Torino: Fratelli Favale, [1840].
Libretto d’opera. In-12° (mm167x120). Pagine 26. Con
i nomi dei personaggi, degli interpreti, dei professori
d’orchestra e delle maestranze. Brossura originale. Più
che buono stato.
Libretto della prima opera di Giuseppe Verdi pubblicato
in occasione della prima rappresentazione dell’opera al
Teatro Regio di Torino. Direttore Giovanni Battista Polledro,
compositore e violinista piemontese, forse allievo di Paganini.
€ 200
113.
Verdi Giuseppe
Quattro pezzi sacri.
Milano: G. Ricordi, c1898. Numero
editoriale 101729.
In-4° (mm 310x230). Pagine 67. Riduzione per canto
e pianoforte di Gaetano Luporini. Timbro a secco “3
[marzo] /1898”. Brossura originale con illustrazione di
Adolf Hohenstein. Più che buono stato.
Prima edizione. Comprende:
Ave Maria
su scala enigmatica
,
Stabat Mater, Laudi alla Vergine, Te Deum
. Negli anni della
maturità, Verdi si avvicinò alla composizione di brani di
carattere sacro. Dopo
Aida
nacque il
Requiem
poi, nell’ ‘80, un
Pater noster
a cinque voci e coro e un’
Ave Maria
per soprano
e orchestra d’archi (ma questi lavori non entrarono nei
Pezzi
sacri
). Dopo
Otello
compose le
Laudi alla Vergine
per quattro
voci femminili a cappella, su un testo dantesco (la preghiera
a Maria intonata da San Bernando nel XXXIII canto del
Paradiso). Dopo
Falstaff
nacquero il
Te Deum
(seconda metà
del 1895) per doppio coro a voci miste e orchestra, e lo
Stabat
Mater
(nel 1897, ma già ci pensava nel 1894) per coro a
quattro voci miste e orchestra. Nel 1890 compose un’altra
Ave
Maria
a quattro voci, scritta su una bizzarra “scala enigmatica”
ideata da Adolfo Crescentini e pubblicata sulla “Gazzetta di
Milano”. In un primo momento Verdi non volle diffondere
questi brani e Giulio Ricordi riuscì a pubblicarli solo nel 1898.
€ 300