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asta 13: Manoscritti, autografi e libri - firenze 25-26 ottobre 2013
GONNELLI
CASA D’ASTE
20
35.
Passaporto.
Firenze 1858.
Manoscritto cartaceo (mm 520x300), a penna nera su carta con indicazioni a stampa.1 carta. Molti timbri anche al
verso
del documento. Alcuni brevi strappi della carta. Documento conservato in un astuccio di pergamena antica.
Il passaporto è stato rilasciato a Firenze il 7 maggio 1858 (con la durata di un anno). Il proprietario fu Giacomo Conti, nato a
Sinigallia, «che parte da questa città per recarsi a Bologna e Venezia».
€ 100
36.
Sacchetti Enrico
Vita di Libero Andreotti.
1934 ca.
Manoscritto cartaceo in-folio (mm 320x220). Carte 349 [i.e. 351], 35, [8]. La prima pagina
di testo è presente in duplice copia, e una delle due è evidentemente la prima stesura,
due carte hanno una numerazione doppia, ed è stata omessa nella numerazione carta
286. Alcune correzioni e cancellature a penna, appunti e annotazioni a lapis che rimandano
a specifici numeri della rassegna
Pan
. Consevato in cartella in mezza pergamena con punte
e piatti marmorizzati; titolo manoscritto al dorso. SI AGGIUNGONO:
Sacchetti Enrico
,
3
lettere a Fernanda Ojetti
. Datate rispettivamente Milano 6 febbraio, 5 marzo e 7 marzo 1935.
SI AGGIUNGE:
Sacchetti Enrico
,
1 lettera a Ugo Ojetti.
Datata Villa Vessinaro, Portofino, 22
agosto 1935.
Il manoscritto – titolato
Libero Andreotti
nella prima carta e
Vita di Libero Andreotti
nella cartelletta in cui
è conservato
– è con molta probabilità la versione definitiva precedente la stampa (Milano: Treves,
1935) di questa appassionata, commovente biografia dell’amico scomparso; in realtà il racconto di
Sacchetti finisce per essere molto di più: un meraviglioso e impareggiabile ritratto di due artisti, della
loro amicizia, della loro arte, ma anche della povertà e della fame condivise in un vivace e stimolante
clima culturale come quello della Firenze di inizio secolo: «In tant’anni che siamo stati assieme non mi
ha mai detto la sua età e io non gliel’ho mai chiesta. Quand’è morto ho saputo che aveva cinquantotto
anni. Ed è morto proprio come mi ero sempre immaginato che dovesse morire: d’un colpo, facendo
appena ah! Tra meravigliato e irritato. Era il mio più caro amico e gran parte della mia giovinezza s’è
mescolata alla sua». Al manoscritto sono allegate 4 lettere che costituiscono un piccolo epistolario con
la famiglia Ojetti incentrato sull’opera che l’Autore stava terminando: le prime 3 sono indirizzate a
Fernanda e l’ultima a Ugo (22 agosto 1935): «Caro Ojetti / il mio libro su Andreotti è pronto. L’ho impaginato e ho distribuito
nel testo una trentina di disegni». La lettera continua poi con la richiesta delle 12 fotografie che Sacchetti vorrebbe pubblicare
con il libro e che sono rimaste nella redazione di
Pan
, che le aveva pubblicate in precedenza.
€ 1000