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asta 17: libri, GRAFICA, DESIGN. firenze 27-28 MAGGIO 2015
GONNELLI
CASA D’ASTE
492.
Stefano Della Bella (Firenze 1610 - 1664)
Caccia al daino.
Acquaforte. mm 150x227. Foglio: mm 182x245.
DVM, 735. Firmata a puntasecca “SDBella” a lettere
intrecciate nel margine in basso a destra. Quarta
tavola da
Cacce a differenti animali
, serie in nove fogli
non numerati e senza il nome dell’editore.
Bellissima prova nell’unico stato su carta vergellata
apparentemente priva di filigrana. Margine di circa 5 mm
sul lato sinistro, in basso, in alto e a destra di 10-15 mm.
Applicata su vecchio supporto. Traccia di alcune macchie e
di fioriture localizzate alle estremità del foglio. Per il resto
ottima conservazione
€ 250
493.
Dominique Vivant Denon (Givry 1747 - Parigi 1825)
Soirée.
Acquaforte. mm 113x168. Firmata nel margine in
basso a sinistra. SI AGGIUNGE:
Londonio Francesco
(Milano 1723 – 1783),
Frontespizio con dedica al
cardinale arcivescovo di Milano Giuseppe Puteobonello.
Bulino
.
mm 180x140. Foglio: mm 200x155.
Frontespizio che ritrae paesana seduta con bambino
sulle spalle, stampato su carta verde. (2)
I opera: Bella prova stampata con buon contrasto. Piccoli
margini oltre la linea d’inquadramento. Applicata su
supporto con simulazione di passe-partout. Conservazione
ottima. II opera: Margini di circa 10 mm oltre l’impronta;
traccia di alcune macchie, altrimenti conservazione ottima.
€ 200
494.
Marco Dente (Ravenna (?) 1493 ca. - Roma 1527)
Allegoria della Fortezza.
Bulino. mm 257x187. Foglio: mm 331x250. Bartsch,
XIV, 395. RaphaelL, p. 264, 16. Massari, p. 72. Al
centro nel bordo bianco inferiore il monogramma
di Dente “ SR “ a lettere sovrapposte. Una donna
avanza tenendo al guinzaglio un leone ed indicando
con la mano destra un fuoco, di fronte a lei. La figura
femminile è interpretata generalmente, in aderenza
con la titolazione fornita da Adam Bartsch che ha
ritenuto l’incisione “d’après un dessein qui a de la
manière de Raphaël et de celle de Jules Romain”, come
un’allegoria della Fortezza. L’incisione riproduce
in controparte un disegno delle stesse dimensioni,
conservato al Teylers Museum di Haarlem (inv.
AX78), che venne attribuito di volta in volta alla
bottega di Raffaello, a Giovanni Francesco Penni e,
da ultimo, in maniera definitiva secondo Stefania
Massari al bolognese Tommaso Vincidor, che Vasari
ricorda essere stato allievo di Raffaello come Giulio
Romano e il Penni.
Buona prova, in uno stato non descritto, successivo
all’unico riconosciuto dalla Massari, con
excudit
di Antonio
Salamanca; tiratura tarda su spessa carta vergellata con
parte di filigrana “fiore di giglio in doppio cerchio”. Grandi
margini, lieve traccia di alcune macchie, le più estese al
verso
. Altrimenti conservazione ottima.
€ 350