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GONNELLI
CASA D’ASTE
581.
Ercole Bazzicaluva  (Pisa 1610 ca. - post
1638)
Raccolta di 10 paesaggi. (Pochi o finti paesi).
1638.
N. 10 acqueforti. mm 175x255 ca. cad. Margini di varia
grandezza, 4 fogli rifilati alla battuta lungo il lato sinistro.
Serie omogenea stampata nel XVII secolo da Giovanni
Giacomo De Rossi. Nel frontespizio, sormontato dalla
Fama con sullo sfondo una veduta di Firenze, lunga dedica
al Granduca di Toscana datata Firenze, 24 ottobre 1938.
Sotto vi si legge “Gio Giacomo Rossi formis Romae alla
Pace all’insegna di Parigi”. Del frontespizio esiste uno
stato antecedente, prima dell’indirizzo dello stampatore
(es. GDSU e British Museum) non censito da Bartsch
che non fa menzione di più stati. Bartsch e Le Blanc sulla
scorta di Carl Heinrich von Heinecken nel
Dictionnaire des
Artistes 
(1778-1790), riferiscono che la serie in origine si
doveva comporre di 12 fogli. Tuttavia Bartsch ne descrive
solo 9. Dal confronto col nostro esemplare deduciamo che
Bartsch (TIB, 44/20, n. 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 17,
frontespizio con indirizzo De Rossi) riproduce un foglio
che manca alla nostra serie (TIB n. 14), mentre ne espunge
un altro dicendo che non vi appartiene (TIB n. 6). E. H.
Giglioli (
Mostra degli incisori toscani del Seicento,
Firenze 1942,
n. 191) riporta “nove incisioni che sul frontespizio recano la
dedica al Granduca di Toscana e la data 24 ottobre 1938 e
comprendono quattro paesaggi con figure, due marine, un
attacco di briganti, fuga e inseguimento di due cavalli” che
dalla descrizione coinciderebbero col nostro esemplare.
Non sappiamo dove Giglioli abbia potuto visionare la serie
che descrive dal momento che al GDSU sono conservate
solo tre incisioni riferibili al gruppo. Il Gabinetto delle
Stampe della Pinacoteca di Bologna possiede invece solo
sette fogli, smarginati e incollati (
Incisori toscani dal XV a
XVII secolo,
a cura di S. Ferrara, Bologna 1976, n. 48-53).
Ferrara espunge dalla serie, assegnandolo dubitativamente
a Bazzicaluva, Bartsch 14 che manca alla nostra raccolta.
Pertanto rimane ancora un po’ nebulosa e contraddittoria
la consistenza della serie essendo impossibile una verifica
reale. Questo esemplare alla resa dei fatti è quindi da
considerarsi il più completo che finora si conosca. (10)
Macchie d’inchiostro al frontespizio, tracce di colla ai margini,
ma complessivamente ottimo esemplare.
€ 2000
582.
Girolamo Bellarmato, Paolo Forlani  (Venezia
Attivo seconda metà del XVI secolo )
Descrittione di tutta la Toscana fatta da M.Hier.
Bellarmato.  
Fernando Bertelli editore, 1653.
Incisione in rame. mm 315x445. Foglio: mm 370x500.
Titolo entro cartiglio in alto a destra con la dicitura:”In
Venetia Anno M.D.L.X.III. Fernando Bertelli. Paolo
Forlani Veronese f.” Scala con compasso lungo nel
margine inferiore destro. Bella incisione della Toscana a
doppia pagina con vista anche di parte della Corsica e
dell’Elba. Paolo Forlani, veronese come risulta dalle firme
apposte ai suoi rami, fu attivo a Venezia tra il 1560 ed il
1574. Mercante di stampe, calcografo ed incisore, aveva
una bottega “alla Colonna in Merzari”. Le sue incisioni, in
gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicata dai
principali editori e stampatori veneziani del periodo quali
Bertelli e Camocio. 
Margini ricostruiti con carta antica, restauri al centro lungo la
piega centrale e in altre piccole parti. Rara e ricercata.
€ 2000