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ASTA 29: GRAFICA E LIBRI, FIRENZE 1-2-3 DICEMBRE 2020

GONNELLI

CASA D’ASTE

Prezioso libro d’ore realizzato a Cremona, miniato

nella Firenze del Rinascimento

721.

Libro d’Ore all’uso di Roma.

Italia, Cremona e Firenze,

1480 ca.

Manoscritto pergamenaceo in-8° (mm 130x90).

specchio di scrittura [mm 70x40]. Fogli II, 232 + ii.

Testo su una colonna di 12 linee (16 nel Calendario),

in lettera gotica in inchiostro bruno, rosso e blu.

Ultimo foglio presente inserito successivamente,

probabilmente assente una carta di testo dopo il

foglio 115.

Collazione

: 1

12

(ff. 1-12) | 2-8

10

, (ff. 13-82) 9

2

(ff. 83-

84), 10

10

(ff. 85-94), 11

6+1

(ultimo foglio aggiunto, ff.

95-101), 12

12

(ff. 102-113), 13

2

(ff. 114-115) | 14

10

(ff.

116-125), 15

8

(ff. 126-133), 16

4-1

(f. 134-136, ultimo

foglio bianco rimosso) | 17-18

10

(ff. 137-156), 19

12

(ff. 157-168), 20

2

(ff. 169-170) | 21-25

10

(ff. 171-220),

26-27

6

(ff. 221-232, ultimo foglio successivo). Alcune

macchie concentrate nel margine interno dei primi e

degli utlimi fogli.

Contenuto

:

Ff.1r-12v: Calendario (il bifolio centrale legato al

contrario, perciò luglio precede giugno);

Ff.13r-115v: Ufficio della Vergine, uso di Roma

“Incipit offitium beate Marie virginis secundum

consuetudinem Romane Curie” con

Mattutino

(f.13r),

Lodi

(f. 29r),

Prime

(f. 63v),

Terza

(f. 71v),

Sesta

(f. 76v),

Nessuno

(f. 81r),

Vespri

(f. 85r), and

Compieta

(f. 97r),

seguito da una carta di varianti (f.102r) e Antifona alla

Madonna (f. 115r);

Ff.116r-120r: Messa della Vergine;

Ff.120r-125r: Ufficio della Croce;

Ff.125r-129v: Ore dello Spirito Santo;

Ff.130r-134v: Tre preghiere;

Ff.135r-136v: Bianche;

Ff.137r-170v: Sette salmi penitenziali e litanie dei

santi.

Ff.171r-232v: Ufficio dei Morti.

Decorazioni:

Sei iniziali istoriate (ciascuna da 4 a 8 righe di altezza):

1. (f.13r) Madonna con Gesù Bambino; Gesù Bambino

in piedi su di un libro tenuto aperto da sua madre;

2. (f. 116r) Vergine in preghiera;

3. (f. 120r) Cristo a mezzo busto;

4. (f.125v) La colomba dello Spirito Santo;

5. (f.137r) Re Davide che suona il salterio, con aureola

ma senza corona, a mezzo busto;

6. (f.171r) Uno scheletro con una corona a mezzo

busto (nel margine inferiore motivo a racemi con al

centro un teschio).

Tre iniziali illuminate (4 righe cadauna) nelle Lodi e

nei Vespri delle Ore della Vergine Maria, rubricature

nelle Ore dello Spirito Santo (ff. 29r, 85r, 125r); iniziali

illuminate (2 righe) in rosso e oro o blu e rosso ai Salmi

e agli Inni; monogrammi nel Calendario in rosso e

blu, iniziali a una riga in rosso o blu nel testo. Molte

delle iniziali istoriate sono accompagnate da ampi

cornici a motivo fitomorfo con putti o decorazioni

inerenti il testo (una croce fa capolino nell’Ufficio

della croce, un teschio nell’Ufficio dei morti).

Legatura

:

Legatura in pieno velluto blu antico su assi di legno.

Fogli di guardia realizzati con frammenti di un

antifonario di fine XIV secolo e inizio XV secolo

con notazione quadrata su tetragramma e due righe

manoscritte relative alla festa di San Giovanni Battista:

“[lum] ine parare domino plebem per [fectam.

Erat Johan] nes in deserto predicans baptismum pe

[nitentie]”. Carta di guardia in pergamena moderna.

Tagli dorati.

Bel libro d’ore all’uso di Roma, realizzato a Cremona e

miniatonella Firenze rinascimentale. Ilmanoscritto è di sicura

provenienza cremonese: il Calendario include come festività

principali quelle di San Eusebio di Cremona (5 marzo),

Sant’Imerio (18 giugno) e Sant’Archelao (23 agosto) e una

Dedicatio ecclesie (18 novembre) relativa allo stesso Duomo

o a un’altra chiesa della città. Tra i santi troviamo anche Santa

Liberata (16 gennaio), le cui reliquie sono conservate nella

vicina Pavia e Sant’Omobono (13 novembre), patrono della

città. Alcune varianti nelle trascrizioni dei santi (Iohannes

per Iohannes, Gosma per Cosma, Lutia per Lucia e Cicilia

per Cecilia) potrebbero forse riflettere la provenienza del

compilatore. Sulla prima carta invece le armi (d’azzurro

alla croce di sant’Andrea d’oro) appartengono alle famiglie

Attavanti, Aldobrandini-Bellincioni e forse anche alla famiglia

Beccafumi, tutte famiglie fiorentine. Questa peculiarità,

unita alla tipologia specifica di miniatura, collocano la

decorazione del volume nella Firenze del XV secolo. E’ stato

ipotizzato che il manoscritto sia stato realizzato come dono di

nozze per una donna che, trasferitasi da Cremona a Firenze

per sposare un membro della famiglia Attavanti, abbia fatto

decorare il volume con le armi del marito, non avendo lei

stessa armi della sua famiglia di provenienza; l’alternativa,

più debole, è che l’opera sia stata realizzata a Firenze e poi

portata a Cremona, dove il Calendario originale, fiorentino,

sarebbe stato sostituito con quello cremonese. Ciò però non

troverebbe riscontro all’interno del volume, dal momento che

non si notano difformità di esecuzione nelle decorazioni delle

pagine. L’opera presenta anche un ex-libris inciso applicato

del Visconte Melville, forse il Visconte Henry Dundas (1801-

1876). Già nel catalogo Bernard Quaritch (London, 1931). Il

bene si vende in temporanea importazione.

€ 18000