GONNELLI CASA D'ASTE ART ANCIEN, MODERNE et CONTEMPORAIN

97 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 195. Anonimo della prima metà del XVIII secolo Je reprends mon bonnet et je te laisse ta calotte. 1815 ca. Penna e inchiostro bruno, matita di grafite, acquerello a colori. Formato chiuso: mm 104x112. Formato aperto: mm 253x112. Piccolo disegno satirico piegato a fisarmonica che in formato 196. Anonimo della prima metà del XIX secolo Raccolta di trenta acquerelli raffiguranti conchiglie. Prima metà XIX secolo. Penna e inchiostro bruno, acquerello a colori su carta bianca. Tutte le tavole numerate in alto a sinistra, ciascun esemplare di conchiglia contrassegnato da un numero. mm 31x22. Nei Cabinets de Curiosités del XVIII secolo la conchiglia è allo stesso tempo oggetto d’arte ed esemplare naturalistico, a seguire con l’evoluzione degli studi del secolo successivo, la collezione di conchiglie, così come quella di insetti, esprime la curiosità per le rarità naturali soffusa di una parvenza di conoscenza scientifica. I viaggi di ricerca e le spedizioni coloniali portarono alla conoscenza di ulteriori esemplari che all’incirca dagli anni Quaranta del XIX secolo iniziarono a essere esposti anche pubblicamente, al di là delle raccolte proprietà di élite intellettuali e aristocratiche. I volumi di storia naturale, con descrizioni di animali e piante avevano fatto la loro comparsa già dalla metà del XVI secolo, così anche le conchiglie conservate nelle teche vennero raffigurate nei libri di storia naturale dando origine a un nuovo tipo di chiuso presenta le insegne napoleoniche con il giglio, la lettera “N” e in alto la scritta “elle est immortelle”, nel nastro poi con i colori di Francia “vive l’empereur”. Una volta aperto al centro si osserva una vignetta con Napoleone nell’atto di strappare la corona a Luigi XVIII che indossa lo zucchetto sacerdotale e la scritta “Je reprends mon bonnet et je te laisse ta calotte (Mi riprendo il berretto e ti lascio lo zucchetto)”. Da confrontare con un’acquaforte di incisore anonimo di medesimo soggetto appartenente a una serie intitolata Retour de l’île d’Elbe e conservata al Musée Carnavalet, Histoire de Paris (inv. G27437). Soggetto nato durante i “Cent-Jours” il periodo tra il ritorno di Napoleone Bonaparte a Parigi (20 marzo 1815) dall’esilio all’isola d’Elba e la restaurazione dei Borbone con re Luigi XVIII (8 luglio dello stesso anno). Tracce d’uso. € 180 collezione su carta per il diletto di molti. Il libro è chiamato a svolgere la stessa funzione della vetrina, rendendo però accessibili i propri contenuti a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con il supporto di una ricca e minuziosa iconografia ancor oggi insuperata. Il naturalista Joseph Dezallier d’Argenville (Parigi, 1680-1765) nella sua Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, pubblicata nel 1742, sostiene l’idea che la padronanza del disegno sia necessaria per stabilire una classificazione precisa e scientifica delle differenti conchiglie. Il disegno dunque e anche l’acquerello vengono utilizzati nella rappresentazione del mondo naturale così come documentato dal lavoro di numerosi pittori naturalisti al seguito di spedizioni scientifiche ed esplorazioni transoceaniche, oltreché da appassionati che si cimentavano per proprio piacere nel riprodurre con schizzi e disegni le varie specie di nicchie. (30) Tutte le tavole in vecchia cornicetta nera ebanizzata e filetto in oro. Con la cornice cm 31,5x23. € 380

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