GONNELLI CASA D'ASTE ART ANCIEN, MODERNE et CONTEMPORAIN

68 ASTA 47: ARTE ANTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA, FIRENZE 28-29-30 NOVEMBRE 2023 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 134. Pietro Testa (Lucca 1611 - Roma 1650) Il trionfo dell’artista virtuoso al Parnaso. 1644-1646 ca. Acquaforte e puntasecca. mm 420x575. Foglio: mm 430x588. Bartsch, XX, 33. Bellini (Testa), 33. Cropper, 102. Con la firma al margine inferiore in conclusione della dedica a Jean Minard. Il tema celebra l’arrivo dell’artista-saggio sul Parnaso e rappresenta la meditazione finale di Testa sul tema del proprio trionfo sull’ignoranza e sul vizio. L’artista eroe è guidato nella sua difficile ascesa dalla Divina Saggezza, che, secondo l’iscrizione presente nel primo stato, lo allontana e lo protegge dai mostri malvagi raffigurati nel registro inferiore. La tavola può considerarsi idealmente pendant di Altro diletto... ed episodio conclusivo del pellegrinaggio allegorico di Testa lungo il difficile percorso verso la Virtù. Ottima prova nel raro I stato su 3 prima della comparsa della dedica indirizzata a Giovanni Tommaso Rondanino, cavaliere di Gerusalemme, impressa su carta vergellata lievemente spessa con filigrana “scudo con tre monti sormontati da stella” (Roma, fine XVI secolo). Al verso in basso sigla di possesso con il numero “17” a penna e 135. Pietro Testa (Lucca 1611 - Roma 1650) Il trionfo dell’artista virtuoso al Parnaso. 1644-1646 ca. Acquaforte e puntasecca. mm 418x570. Foglio: mm 485x735. Bartsch, XX, 33. Bellini (Testa), 33. Cropper, 102. Al margine inferiore estesa dedica di Giovan Domenico De Rossi indirizzata a Giovanni Tommaso Rondanino, cavaliere di 136. Pietro Testa (Lucca 1611 - Roma 1650) Altro diletto ch’imparar no’ trovo (Un giovane fra Virtù e Vizio). 1644 ca. Acquaforte e puntasecca. mm 391x523. Foglio: mm 403x535. Bartsch, XX, 32. Bellini (Testa), 34. Cropper, 101. Sulla lastra in basso a sinistra il monogramma “PTL Pinx. et Sculp.”. Il nudo eroico che sostiene lo scudo con il motto personifica l’ideale del pittore-filosofo vitruviano al quale Testa aspirava. La frase è una citazione dal Trionfo dell’amore di Petrarca, che Testa aveva incontrato tra le pagine dell’edizione di Vitruvio di Daniele Barbaro. Ottima prova nel raro I stato su 3 prima dell’indirizzo di ogni editore, impresa su carta vergellata lievemente spessa con filigrana “ancora in cerchio singolo sormontato da stella” (Woodward, 158-159, fine XVI secolo). Buoni margini oltre la battuta del rame. Piega verticale al centro con piccole aperture riparate in basso e in alto. € 280 Gerusalemme, con all’interno la responsabilità dell’esecuzione a Pietro Testa. Il tema celebra l’arrivo dell’artista-saggio sul Parnaso e rappresenta la meditazione finale di Testa sul tema del proprio trionfo sull’ignoranza e sul vizio. L’artista eroe è guidato nella sua difficile ascesa dalla Divina Saggezza, che, secondo l’iscrizione presente nel primo stato, lo allontana e lo protegge dai mostri malvagi raffigurati nel registro inferiore. La tavola può considerarsi idealmente pendant di Altro diletto... ed episodio conclusivo del pellegrinaggio allegorico di Testa lungo il difficile percorso verso la Virtù. Bellissima prova nel II stato su 3 dopo la sostituzione della dedica a Jean Minard, impressa su carta vergellata spessa con filigrana “fiore di giglio in cerchio singolo sormontato da lettera N” (Roma, 1671 ca.). Ampi margini come in origine, lievemente resecato il superiore. Traccia di piega verticale al centro. Minimo ingiallimento localizzato ai margini e deboli segni d’uso. € 280 inchiostro bruno non identificata (non su Lugt). Buoni margini oltre la battuta del rame. Traccia di piega verticale al centro e di lieve ma estesa piega trasversale. Strappo riparato in basso verso il centro e altri brevi all’estremità superiore. Minimi residui di carta in alto al verso e lieve traccia d’uso. € 320

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