GONNELLI CASA D'ASTE ART ANCIEN, MODERNE et CONTEMPORAIN

30 ASTA 47: ARTE ANTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA, FIRENZE 28-29-30 NOVEMBRE 2023 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 49. Alessandro Gandini (Attivo a Bologna 1555 - 1564) Cristo in casa di Simone Fariseo. 1555-1564. Chiaroscuro a quattro legni nei toni dell’ocra e del grigiobruno. mm 248x370. Bartsch, XII, 17 e 18. Takahatake, 80. In basso a destra entro tabella quadrata “Raphael Urb inven AA In Mantova 1609”. Il soggetto è tratto da uno dei quattro affreschi nelle lunette dedicate alla Maddalena nella Cappella Massimi a Trinità dei Monti, portati a termine da Giulio Romano e Gianfrancesco Penni nei primi anni venti del Cinquecento su disegno di Raffaello. Marcantonio Raimondi aveva già realizzato incisioni ispirate a questo ciclo ma non sembrano queste le fonti utilizzre da Gandini, il suo chiaroscuro sembra più vicino a un disegno del Parmigianino databile al 1524–27 circa probabilmente ispirato da un foglio preparatorio per l’affresco di Raffaello o della sua bottega (Popham, 1971, n. 746, tav. 208). Andrea Andreani pubblicò un secondo stato in cui tagliò via la firma di Gandini che si trovava sulla base dello scranno di Cristo e inserì un tassello per aggiungere la data 1609 e il suo indirizzo editoriale. Bartsch conosceva sia il primo stato di Gandini che la ristampa dell’Andreani, ma le riteneva due opere distinte: assegnò a Ugo da Carpi la prima versione ripubblicata a seguire da Andreani, e considerava il I stato di Gandini una copia dal I stato di Ugo. Ottima prova di questo raro intaglio, nel II stato di 2 pubblicato dall’Andreani nel 1609, su carta vergellata 50. Antonio Gherardi (Rieti 1644 - Roma 1702) Martirio di Santa Martina. 1660-1700. Acquaforte. mm 237x334. Bartsch, XXI, 6. Cona la firma “Ant.us Cher.us Reatinus in: et Sculp:” al margine inferiore a sinistra. Ultima tavola da Il martirio di Santa Martina, serie in sei tavole incisa nella seconda metà del XVII secolo. Una Passio leggendaria riferisce che Martina fosse una diaconessa, figlia di un nobile romano. sottile con filigrana parzialmente visibile (“aquila coronata”?). Al verso marchio di collezione del barone Reinhold von Liphart (Lugt, 1758). Si veda anche: Jan Johnson, Alessandro Gandini: Uncovering the Identity of a Chiaroscuro Woodcutter, Print Quarterly, 30, 2013, pp. 3-13. Fondazione Giorgio Cini, Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1050.1. Esemplare completo al soggetto con tratto d’inquadramento visibile a tratti. Traccia di alcune pieghe in verticale e di segni di vecchio distacco al verso con alcune lievi abrasioni e fragilità. Due zone di fioriture in basso al centro e a destra verso l’alto, rilevanti soprattutto al verso. € 380 Arrestata per la sua aperta professione di fede, venne condotta davanti all’imperatore Alessandro Severo (222235), principe estremamente tollerante verso i cristiani il cui governo fu contrassegnato da una grande distensione nei confronti della Chiesa. L’autore della Passio, si dilunga invece sulle atroci torture inflitte dall’imperatore alla santa. Martina, trascinata davanti alla statua di Apollo, la fece andare in frantumi, provocando subito dopo un terremoto che distrusse il tempio e uccise i sacerdoti del dio. Il prodigio si ripetè con la statua e con il tempio di Artemide. La fanciulla uscì sempre illesa da altri crudelissimi tormenti, infine venne decapitata. Viene celebrata il 30 gennaio. Buoni margini oltre la linea d’inquadramento. Tracce d’uso. € 100

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