GONNELLI CASA D'ASTE - Florence (Italie). LIVRES et MANUSCRITS AUTOGRAPHES

275 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 612. Salviati Leonardo Degli avvertimenti della lingua sopra’l Decamerone [...]. Diviso in tre libri... In Venezia: [Domenico Guerra & Giovanni Battista Guerra], 1584. In-4° (mm 205x150). Pagine [32], 335, [37]. Marca tipografica in legno al frontespizio; testatine, capilettera e finalini xilografici. Esemplare rifilato, con alcuni fascicoli allentati, macchioline e ampie fioriture. LEGATO CON: Id., Del secondo volume Degli avvertimenti della lingua sopra il Decamerone libri due... In Firenze: nella stamperia de’ Giunti, 1586. In-4° (mm 205x150). Pagine [36], 154, [29] 1 bianca. Marca in legno al frontespizio e capilettera xilografici. Esemplare rifilato, con fioriture diffuse e bruniture concentrate ad alcuni fascicoli. Legatura successiva in piena pergamena rigida, con titoli in oro al dorso e tagli rossi. Tracce di polvere ai piatti e sguardie rinnovate. SI AGGIUNGE: Borghini Vincenzo, Annotationi et discorsi sopra alcuni luoghi del L’alchimia della stampa a colori e la spregiudicatezza di un testo dedicato ai nodi quipu ma fitto di temi pericolosi 613. Sangro Raimondo (di) Lettera apologetica dell’Esercitato accademico della Crusca contenente la difesa del libro intitolato Lettere d’una Peruana, per rispetto alla supposizione de’ Quipu... In Napoli: (Gennaro Morelli), 1750. In-folio (mm 270x193). Pagine: [14], 320 [i.e. 326, il fascicolo P ha 3 carte in più], [16]. Frontespizio stampato a quattro colori con una vignetta in rosso con motto dell’Accademia della Crusca, 3 tavole calcografiche ripiegate finemente colorate a mano (una con testo stampato in rosso e in verde), una testatina e 2 capilettera calcografici, una piccola xilografia con l’Albero della Vita a p. 172, e un’altra piccola xilografia con nodo quipu a p. 193. Pallide fioriture occasionali, una tavola e qualche carta lievemente arrossate, qualche macchiolina, ma nel complesso ottima copia in pergamena coeva maculata e con tassello al dorso, tagli spruzzati di rosso, segnacolo in seta verde (minimi difetti). Prima e unica edizione di questo libro straordinario da molti punti di vista: in primis perché rappresenta un primo e ben riuscito Decameron, di m. Giovanni Boccacci. In Fiorenza: nella stamperia de i Giunti, 1574. (Al colophon:) In Fiorenza: nella stamperia di Filippo & Iacopo Giunti, e’ fratelli, 1573. In-4° (mm 205x145). Ampia annotazione di antica mano al verso della carta bianca che precede il frontespizio. Legatura successiva in piena pergamena rigida, con titoli in oro su tassello al dorso a 6 nervetti, tagli blu e sguardie in carta decorata. (2) I OPERA: Leonardo Salviati (1539-1589) fu membro eminente dell’Accademia Della Crusca cui diede, assieme al Lasca, un orientamento linguistico nuovo, basato sul modello proposto dal Bembo. Quest’opera, qui in prima edizione, riflette il programma di recupero del fiorentino trecentesco, cui l’intero ambiente accademico della Firenze medicea intendeva richiamarsi. Per ritornare alla perfezione della lingua toscana del Trecento occorreva procedere, secondo Salviati, attraverso un paradigma imitativo che tenesse conto degli autorevoli modelli trecenteschi, ma anche dell’apporto del linguaggio parlato, con l’obiettivo di far conciliare insieme la fiorentinità popolare e quella letteraria. Salviati era persuaso della perfezione naturale della lingua di Firenze: per questo, reputava importante volgere la sua attenzione di grammatico anche verso l’uso popolare e contemporaneo del fiorentino. Adams S-204 (solo vol. I); Brunet V, 102; Gamba 875. III OPERA: Edizione originale nella variante B segnalata da OPAC (che porta la data del 1574 al frontespizio e qualche variante nelle carte preliminari) di questa pregiatissima e rara edizione, fatta sotto gli auspici della Crusca, per ordine di Cosimo I. Si tratta della primissima analisi critico-filologico-linguistica sopra il capolavoro di Boccaccio, che «serve a sua illustrazione e corredo». «Edizione [...] reputatissima». Adams B 2156; Brunet I, 1001; Gamba 14. € 100 esperimento di stampa a colori con una tecnica inventata dallo stesso Raimondo di Sangro (1710-1771), celebre alchimista napoletano, come anche riportato alle pp. 221-222. In secondo luogo perché l’opera è dedicata al misterioso linguaggio precolombiano dei “Quipu de’ Peruviani, cioè [...] que’ Cordoncini variamente coloriti, che facevan tra di essi presso a poco le veci de’ caratteri”. Questi nodi, alcuni molto decorativi, sono raffigurati nelle tre tavole ripiegate, che rappresentano rispettivamente: una serie di 40 nodi diversi, con i loro nomi; una canzoncina peruviana tradotta in nodi quipu (tavola con il testo in rosso e verde); la trascrizione in nodi quipu degli alfabeti italiano, latino, francese, spagnolo, tedesco e inglese, ciascuno con la rispettiva punteggiatura. Il terzo motivo per cui la Lettera apologetica è un’opera eccezionale è che lo studio dei nodi quipu fu per Raimondo di Sangro un pretesto per trattare temi pericolosi, con rimandi alla cabala, alla Massoneria e ad autori invisi ai censori dell’Inquisizione romana, che non si fece sfuggire l’occasione di inserire, nel 1752, la Lettera nell’Indice dei libri proibiti. Raimondo di Sangro scrisse una Supplica (1753) al Pontefice per farla derubricare, ma la condanna venne confermata nel 1754. Sabin 40560. Palau 29723. € 2000

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