GONNELLI CASA D'ASTE - Florence (Italie). LIVRES et MANUSCRITS AUTOGRAPHES

26 ASTA 54: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 8-9-10 OTTOBRE 2024 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Pulcinella, la commedia dell’arte e Francesco Andreini 52. Pulcinella / flagello del padrone / in Sette. Non datato, ma XVII secolo circa. Manoscritto a inchiostro bruno. 10 carte. Testo in italiano. Il canovaccio è preceduto dalla lista degli Interlocutori e seguito da Robbe necessarie (oggetti di scena) scritti da altra mano ed evidentemente aggiunti successivamente al canovaccio (diversa è anche la qualità della carta), dal momento che i personaggi presentati tra gli interlocutori non corrispondono a quelli che si leggono nel canovaccio. Sulla brossura è scritto: Pulcinella / flagello del padrone / in Sette / D: A[ndreini]. F[rancesco]. Alcune bruniture della carta, ma testo comunque abbastanza leggibile. Brossura dell’epoca rinforzata con un foglio sul quale si intravede un rigo musicale. Dimensioni: 195x135 mm. Canovaccio della commedia che ha come protagonista Pulcinella, uno dei personaggi più celebri della commedia dell’arte. Il canovaccio potrebbe essere riconducibile a Francesco Andreini, come da iniziali sulla brossura. I personaggi indicati nel canovaccio sono: Pulcinella, Cintio, Coviello, Lisetta, Dottore, Isabella, Porsevere, Angelica. Come precedentemente scritto, questi personaggi non corrispondono ai 7, in scena, indicati nella lista degli Interlocutori. La commedia è suddivisa in 3 atti. Incipit della commedia: “Atto P.o Scena P.a. Cintio e poi Pulcinella. Cintio esagera sopra l’avversione all’amore d’Angelica et il genio all’affetto d’Isabella, confida nelle promesse di Coviello che ha promesso di farlo restare consolato e chiama Pulcinella e gli domanda di vestire lavar le mani et oltre. Pulcinella sua scena è restato. Scena 2° Coviello e detti. Coviello domanda perdono a Cintio per aver detto male di lui. Cintio mette mano [...]” € 300 La nobiltà veneta dopo la Guerra di Candia (1645-1669) 51. Serie di tutte le famiglie al numero di settanta aggregate alla nobiltà Veneta nel corso della guerra di Candia [...]. XVII secolo. Manoscritto a inchiostro nero. Carte 232 e altri fascicoli non numerati. Alcuni fascicoli staccati dalla legatura. Carte pesanti, in barbe ben conservate. Cartonatura antica. Dimensioni: 300x210 mm (alcuni fascicoli sono di dimensioni inferiori). Nella pagina di apertura del manoscritto si legge: Serie di tutte le famiglie al numero di settanta aggregate alla nobiltà Veneta nel corso della guerra di Candia per il merito d’haver contribuito danaro alla Repubblica à sovegno dell’indigenze d’essa guerra. Raccolte nel presente volume le scritture delle loro volontarie esebizioni; le Parti prese dal Senato, e Maggior Consiglio; e l’arme gentilizie de Casati d’esse Famiglie. Segue un elenco delle famiglie in ordine alfabetico (Antelmi, Angaran, Ariberti [...] Belloni [...] Correggio, Cornaro [...] Della Nave [...] Fini, Ferro [...] Giuponi [...] Labia [...] ecc. In fine all’elenco è scritto: Le seguenti famiglie furono aggregate in tempo del Doge Francesco Molin. Segue una cospicua raccolta di documenti relativa alle varie famiglie. La guerra di Candia fu un lungo conflitto tra la Repubblica di Venezia (e i suoi alleati) e i Turchi. Nel 1645 i turchi sbarcarono nell’isola di Creta e dopo qualche anno la sua principale città, Candia, fu assediata. Durante il lungo assedio, Francesco Morosini diresse coraggiosamente difesa. Dopo la conquista da parte dei turchi (1669), si giunse alla Pace di Candia (1671), che sancì la caduta della città nelle mani dei Turchi. Il conflitto stremò l’economia di Venezia che si basava in larga parte proprio sui commerci con l’Impero ottomano. € 300

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