GONNELLI CASA D'ASTE - Florence (Italie). LIVRES et MANUSCRITS AUTOGRAPHES

163 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Nella pagina a fianco: un dettaglio del Lotto 379 Bibbia di fine Quattrocento, illustrata 378. Biblia cum tabula nuper impressa & cum summariis nouiter editis. [Impressum venetijs: per symonem dictum bevilaqua, 1498 die octavo Maij]. In-4° (mm 197x147). Esemplare purtroppo scompleto, con il margine superiore e laterale molto corto e in alcuni punti leggermente rifilato, frontespizio con restauro al margine interno e all’angolo superiore esterno (piccola perdita al verso). Pergamena rigida moderna. Bibbia incunabolare illustrata, per i tipi di Simone Bevilacqua. Le belle incisioni xilografiche che adornano il testo provengono dalla Bibbia volgare nella traduzione di Niccolò Malermi stampata da Giovanni Ragazzo e Lucantonio Giunta nel 1490. BMC V 522-523; Hain-Copinger 3124; GW 4280; Goff B 603; Sander I 995; Essling I 138. € 400 L’arte di amare secondo Leon Battista Alberti 379. Alberti Leon Battista Ecatonphyla. (Al colophon:) Stampata in Venesia per Bernardino da Cremona, 1491, del mese de mazo. In-8 piccolo (mm 149x96). Segnatura: a-f4. Carte: [24]. Vignetta xilografica all’inizio del testo (carta a2), piccole iniziali xilografiche. Pallidissimo alone al margine inferiore e altre trascurabili tracce del tempo. Modernamente rilegato con un frammento di antico antifonario miniato su pergamena. Rarissima edizione originale di questo monologo in cui l’anziana Ecatonfilea (il cui nome significa “amata da molti” e dunque esperta in faccende amorose) si rivolge alle giovani donne presenti (come illustrato dalla xilografia iniziale) spiegando loro quale sia il tipo d’uomo da prediligere, come conquistarlo, e come tenerselo per sempre. Leon Battista Alberti (1404-1472) è noto soprattutto per essere stato, accanto al Brunelleschi, il fondatore dell’architettura rinascimentale. Tuttavia produsse anche una serie di opuscoli amatori in volgare che si inserivano nel filone della letteratura sull’amore in voga in Italia tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. L’Ecatonphyla è comunemente considerata un’opera giovanile, dunque attestabile agli anni ‘30 del Quattrocento. Il monologo è ambientato nell’intermezzo di uno spettacolo teatrale, durante il quale Ecatonfilea si rivolge alle donne presenti tra il pubblico sia narrando le sue esperienze personali, sia insegnando loro come non incorrere negli stessi errori. La descrizione dell’amante ideale è un ritratto archetipico dell’Umanista, e dunque un po’ un autoritratto dello stesso Alberti: “d’aspetto bello, gentile, signorile, delecato et pieno di maravigliosa humanità; [...] di ingegno sopra tutti i mortali quasi divino; [...] destro, robusto della persona, animoso, ardito, mansueto, et riposato, tacito, modesto, motteggioso, e giocoso [...] eloquente, dotto, liberale, amorevole, [...] astuto, pratico, e sopra tutti fedelissimo [...] in musica, in pittura, in sculptura er in ogni buona et nobile arte peritissimo ...” Il termine “amore” si ripete settantadue volte nel testo, e l’opera si conclude con la possibilità di amare ed essere amate veramente, a patto che si lascino andare “sospecti, sdegni e gare et così vivrete amando felicissime et chontentissime”. ISTC registra 12 copie in istituzioni nel mondo, di cui 4 in Italia. Si è inoltre effettuato un approfondimento in merito alla filigrana del volume, riscontrando che è la medesima dei due esemplari conservati presso la Fondazione Cini a Venezia. ISTC ia00214000; H 421; Sander 147; Essling 562; IGI 152; BMC V 465; GW 578; Rhodes, Catalogo del fondo librario antico della Fondazione Giorgio Cini, A26. S. Benedetti, Edizione critica e commentata dell’Ecatonfilea di Leon Battista Alberti, Tesi di laurea presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, 2020. € 10000

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