GONNELLI CASA D'ASTE - Florence (Italie). GRAVURES ANCIENNES et DESSINS et PEIN-TURES ANCIENNES, CARTOGRAPHIES

65 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 142. Francesco Brunacci (Monte Nuovo 1640 - Roma 1703) Planisfero del globo celeste / Artico Antartico. Roma: Gio. Giacomo de Rossi alla Pace, 1687. Incisione in rame. mm 424x565. Foglio: mm 467x610. All’estremità sinistra del cartiglio a nastro la firma dell’incisore Vincenzo Mariotti (Roma, 1650 ca. - Murano, 1734), all’estremità destra i dati editoriali. La tavola raffigura le 67 costellazioni al tempo note: le 48 tolemaiche, le nuove 12 costellazioni dell’emisfero meridionale introdotte da Keyser e Houtman, Ganimede, Chioma di Berenice, Pardocamelo, Fiume Giordano, Alicorno, Columba di Noe e il Crociero. Al circolo polare antartico compaiono la Nuvola Minore e la Nuvola Maggiore, e tra le stelle più luminose viene indicato il nome de la Capra e la Spiga della Vergine. Le stelle sono suddivise per magnitudine in sei classi. Al margine inferiore su nove colonne un testo esplicativo dell’autore dove dichiara di aver seguito l’Uranometria del 1603 di Bayer. Commenta inoltre le osservazioni e le scoperte significative degli ultimi decenni di cui ci presenta, come cornice dei planisferi, quelle che riguardano il Sole, la Luna, Saturno, Giove, Marte e i pianeti cornicolati Venere e Mercurio. Il Planisfero Artico e quello Antartico sono rappresentati in proiezione stereografica polare eclittica convessa. Il reticolo centrato sul polo dell’eclittica ci permette di leggere la longitudine delle stelle con la precisione di un grado, ogni trenta troviamo una linea di longitudine, mancano i cerchi di latitudine. Sono invece evidenziati i circoli polari, quelli dei tropici, i coluri e il circolo equinoziale. I due planisferi sono uniti dal coluro dei solstizi nella costellazione del Sagittario. Foglio integro con margini come in origine. Traccia di piega verticale e di piega di stampa al centro, altra orizzontale parallela al margine superiore. Lieve alone in basso a sinistra e minimo ingiallimento nella parte sinistra della tavola. € 1000 143. Joaquín Camaño Bazán (La Rioja, Argentina 1737 - Valencia, España 1820) Carta del gran Chaco e paesi confinanti /... Delin. dal sig. Ab. Gioachino Camagno, Dre. della neo. Cordse. Universitá. In Faenza: per Lodovico Genestri, 1789. Incisione in rame. mm 370x245. Foglio: mm 432x270. In basso a destra sotto il cartiglio con il titolo “Giuseppe Ballanti incise in Faenza”. Grande carta geografica ripiegata fuori testo dal volume di José Jolís, Saggio sulla storia naturale della provincia del Gran Chaco e sulle pratiche, e su’ costumi dei popoli che l’abitano... In Faenza: per Lodovico Genestri, 1789. Il Gran Chaco, comprende una delle principali regioni geografiche del Sud America, si estende per parte degli attuali territori di Argentina, Bolivia, Cile, Brasile e Paraguay, tra i fiumi Paraguay e Paraná e l’altopiano andino. Fino al XVIII secolo il Gran Chaco era un territorio pressoché inesplorato dagli occidentali,i primi europei che tentarono un approccio furono i missionari gesuiti che con i loro resoconti contribuirono all’opera del 1733 del cronista delle Indie e storico Pedro Lozano, anch’egli gesuita, che riporta la descrizione geografica, storica, etnicoantropologica e linguistica del vasto territorio. I missionari della Compagnia di Gesù furono poi espulsi nel 1767 e, mentre i governi spagnoli proseguirono nell’occupazione del Chaco sottomettendo gli aborigeni, la loro opera fu continuata dai francescani. Foglio con margini come in origine su tre lati, mancante di una sezione il restante. Traccia di pieghe editoriali da inserimento in volume. € 140

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