54 ASTA 55: ARTE ANTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA 26, 27 E 28 NOVEMBRE 2024 55 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 87. Iniziale O miniata con Presentazione di Gesù al Tempio. Seconda metà del XIV secolo - primi decenni del XV. Tempera a colori su pergamena e oro. mm 143x140. Splendida iniziale ‘O’ miniata con al centro la Presentazione di Gesù al tempio (Luca, 2:22-40) da antifonario pergamenaceo. Al verso notazioni musicali quadrate su tetragramma tirato in rosso; nella rubrica in rosso alla seconda riga si legge “Nativitatis Beatae Mariae”, in scrittura rotonda. L’incipit miniato è delimitato da due tralci fitomorfi in blu e verde. Nello specchio al centro la scena della Presentazione di Gesù al tempio si svolge all’interno del santuario, dove solitamente è la Vergine a porgere il Bambino al vecchio 88. Foglio di antifonario pergamenaceo con iniziale rubricata. XVI secolo. Manoscritto su pergamena a inchiostro nero e rosso, alcune lettere in blu. Scrittura tardo gotica con notazione musicale quadrata su tetragramma. Testo al recto: “[...] exaudisti me, Deus: inclina aurem tuam, et exaudi verba mea: Dicit Dominus: Ego cogito cogita / Testo al verso: tiones pacis, et non afflictionis. Invocabitis me, et ego exaudiam vos, et reducam captivitatem vestram[...]. Incipit con lettera D miniata al recto con motivi fitomorfi in blu, rosa, verde, arancio e oro. Lieve traccia di minime pieghe. € 240 89. Iniziale ‘S’ miniata raffigurante San Pietro. Fine XV-inizio XVI secolo circa. Frammento di antifonario pergamenaceo (mm 220x88). Iniziale “S” miniata (mm 92x74) al recto raffigurante San Pietro che tiene le chiavi della Chiesa, realizzata a tempera azzurro, rosa, verde, arancio, bianco, grigio e oro. Parti scritte in grafia gotica a inchiostro nero. Notazione musicale quadrata su tetragramma tirato a inchiostro rosso. Minuscoli forellini in alto e lungo il lato sinistro. In basso estremità tagliata irregolarmente con residuo cartaceo al verso. € 750 90. Scuola francese XVI secolo. Placchetta in rame con La morte della Vergine. 1520 ca. Smalto su rame.cm 21,5x17,3. Placchetta a smalto su rame verosimilmente facente parte di un ciclo dedicato alla Vita della Vergine. Secondo l’uso le placchette erano disposte lungo i lati di una cornice che conteneva al centro una tavola dipinta, l’insieme poi fungeva da pala d’altare o da quadro votivo davanti a un inginocchiatoio. Si confronti con il retablo con formelle dedicate alla Passione di Cristo dalla Cattedrale di Beauvais (oggi Musée de l’Oise) e con agli smalti della chiesa di Notre-Dame de Vitré (Ille-et-Vilaine) e quelli del Museo del Rinascimento di Ecouen (Val-d’Oise). Alcuni distacchi, segnatamente all’angolo in alto a sinistra e in misura minore lungo i lati e all’angolo in basso a destra. La placchetta è inserita in cornice a cassetta moderna. Con la cornice: cm 270x220. € 600 Simeone, che si prepara a riceverlo con le mani velate. Qui Simeone ha già il piccolo Gesù tra le braccia ed è Maria ad avere le mani coperte da un panno sottile reso con grande morbidezza e passaggi sottili di pittura. Accanto a Simeone compare Giuseppe che reca le colombe per la purificazione, di fronte la Vergine con accanto la profetessa Anna. Dietro di loro un religioso reca l’agnello sacrificale. Le figure di Simeone e Giuseppe si ergono da dietro un altare timidamente prospettico e coperto da un ricco tovagliato a sottolineare il valore sacramentale della scena. Sull’altare è posto un crocefisso, prefigurazione della profezia di Simeone alla Vergine: “... parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima». (Luca, 2:33-35). In altre rappresentazioni sono il pane e il vino posati sull’altare a prefigurare il sacrificio di Cristo. L’episodio della Presentazione al Tempio è spesso, come in questo caso, associato alla Purificazione della Vergine: Maria e Giuseppe, infatti, si recano al tempio per consacrare il figlio al Signore, come prescritto dalla legge mosaica, che prevedeva il sacrificio a Dio di ogni primogenito, che poteva essere riscattato pagando cinque sicli d’argento (Numeri, 18:15-16). La madre, poi, era ritenuta impura per sette giorni dopo la nascita del figlio e per altri trentatré giorni non poteva entrare nel santuario fino al rito della purificazione, che avveniva tramite il sacrificio di un agnello e di una tortora o colombo, ma “se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi” (Levitico, 12:1-8). Minimi distacchi nella parte a foglia d’oro. Residui cartacei in alto al verso. € 1800
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