48 ASTA 55: ARTE ANTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA 26, 27 E 28 NOVEMBRE 2024 49 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 79. Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634 - 1718) Gioco nuovo del Turco, del Todesco, e del Venetiano. 1684-1685. Acquaforte. mm 305x433. Foglio: mm 370x492. Buscaroli, 118. Varignana, 526. Sulla lastra compaiono il titolo in alto e in basso a sinistra la firma “G. M. Mitelli I. e F. in Bologna.”[s.d.]. Gioco di dadi a vignetta senza tavoliere. Si gioca con due dadi, sul tappeto del tavolo si leggono le regole del gioco mentre in basso sono illustrate le combinazioni vincenti: punti del Todesco e del Venetiano. Le combinazioni del Turco sono perdenti. Il Turco, sicuro di aver vinto, mostra le sue carte, ma gli altri due, mostrando le loro, dichiarano d’essere loro i vincitori. L’incisione non è datata, ma presumibilmente deve attribuirsi al 1684-85, allorché, dopo la lega fra l’Imperatore ed i Veneziani, Maometto IV perdeva parte dell’Ungheria e alcune isole dell’Egeo. Bellissima prova su carta vergellata sottile con filigrana lettere “GMR”. 80. Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634 - 1718) La maschera è cagion di molti mali. 1688. Acquaforte. mm 430x304. Foglio: mm 458x317. Bertarelli, 495. Con la data “1688” sulla lastra in basso a sinistra e la firma “G. M. Mitelli Ie F.” a destra. Al centro della composizione una maschera con sembianze umane è circondata da figurine diaboliche e da rappresentazioni allegoriche che alludono alle tentazioni dei cinque sensi. In basso al centro una coppia danza tra due diavoli musici con in basso i motti “al mio basso ballate” e “e in questo tuon cantate”. Bella prova su carta vergellata con filigrana “otto cerchi vuoti lungo i lati lunghi e parziale scritta ...ZANO”. Margini di 4/8 mm oltre la battuta del rame. Vecchie pieghe e fragilità riparate con controfondatura su carta Giappone. Lieve ma diffuso ingiallimento del foglio con due sottili fasce di brunitura al margine superiore e a quello inferiore. € 320 81. Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634 - 1718) Il gioco del Aquila, quale si gioca con due dadi... 1690 ca. Acquaforte. mm 428x305. Foglio: mm 540x405. BERTARELLI, 604. Gioco con i dadi a vignetta, senza tavoliere. Si gioca con due dadi, con sigle. Titolo nella parte superiore con a seguire le regole. Sotto al titolo, a destra “G. M. Mitelli I.F.”[s.d.]. Nella parte alta della tavola si trova la figura dell’Aquila Imperiale alle cui ali spiegate sono appesi i medaglioni rappresentanti gli alleati contro i Turchi. L’aquila tiene avvinti negli artigli le estremità delle catene che recano a medaglioni colle teste dei pascià, richiamo alle vittorie ottenute dagli Alleati fra il 16831690 al quale ultimo anno si può approssimativamente attribuire l’incisione. In basso, si osserva la figura del Sultano incatenato. A queste figurazioni e scritte si aggiungono le combinazioni dei dadi e le indicazioni della sorte del gioco. L’incisione, non datata, celebra le vittorie alleate contro i turchi sino al 1690, epoca probabile dell’esecuzione: hanno quindi interesse per i riferimenti ai fatti di guerra le immagini e le iscrizioni. Bellissima impressione su carta vergellata sottile con filigrana “piccolo fiore di giglio” e contromarca con lettere “GDF”. Foglio integro con margini come in origine. Lieve traccia di alone esteso al centro. Deboli pieghe di stampa. Al margine destro alcuni brevi strappi riparati e minime fioriture alle estremità. € 650 82. Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634 - 1718) Gioco della Speranza. 1699 Acquaforte in coloritura. mm 310x220. Foglio: mm 370x278. Bertarelli, 617. Sulla lastra in basso a sinistra “Mitelli inv. e Fece 1699. in Bologna.”. Gioco di dadi a vignetta senza tavoliere. Si gioca con un dado, vince solo il 6, il 5 né vince né perde. Sulla muraglia della torre al centro compaiono il titolo e le regole del gioco, sulla sommità un soldato trattiene con un filo una pernice, un’anatra, una quaglia e un tacchino, che i quattro personaggi in basso in rappresentanza di quattro nazioni (Spagna, Fiandra, India e Italia), si augurano di catturare. Nell’ovale alla base della torre la figurazione allegorica della Speranza con l’ancora, suo attributo. Seduto su un’altura a destra un turco osserva la scena con un canocchiale. Bellissima impressione su carta vergellata sottile priva di filigrana. Foglio con ampi margini come in origine. Traccia di lievi pieghe di stampa, sul lato sinistro al verso nastrino cartaceo per tutta la lunghezza. Segni d’uso. € 700 Foglio integro con margini come in origine. Restauro all’angolo inferiore destro. Piega di legatura verticale al centro con residuo di brachetta cartacea al verso. Punto di assottigliamento della carta all’angolo sinistro in basso. € 700
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