ARISTOPHIL INAUGURALE 20 DECEMBRE 2017

126 les collections aristophil 72 DONIZETTI GAETANO (1797-1848) L.A.S., Napoli 27 septembre 1834, au duc Carlo VISCONTI DI MODRONE à Milan; 3 pages in-4, adresse avec marques postales (nom du destinataire maquillé). Signed autograph letter, Napoles, 27 September 1834, addressed to the Duke Carlo VISCONTI DI MODRONE in Milan; 3 pages in-4, address with postal marks. Interesting letter to the impresario of the Scala of Milan, on the booklet of his next opera and his issues with the librettist Felice Romani. 1 500 / 2 000 € Intéressante lettre à l’impresario de la Scala de Milan, sur le livret de son prochain opéra et ses démêlés avec le librettiste Felice Romani. N’arrivant pas à savoir du librettiste Felice ROMANI (1788-1865) s’il veut ou non écrire le livret de son prochain opéra pour Milan, et voyant que la saison est déjà bien avancée, il sollicite du duc l’aurisation de faire appel à un autre poète [Giuseppe BARDARI] qui travaille en ce moment avec lui pour Maria Stuarda, pour adapter Giovanna Ia di Napoli, tragédie du Romain Giovan Battista MARSUZO. Cette Giovanna est la femme d’André de Hongrie (1327-1345, roi de Naples), homme plutôt fruste, qui n’appartient nullement à la parentèle de la famille régnante, et on peut lire son histoire dans les historiens napolitains. Il indique quelle pourrait être la distribution (la Ronzi, Cartagenova, Poggi, Marini, etc.). Il espère que Romani se montrera gentilhomme et remettra le premier acte le 20 octobre; sinon, il demande de se servir du poète qu’il indique, et non de Gaetano ROSSI, trop éloigné… [Ce fut finalement le sujet de Gemma di Vergy qui sera retenu, livret de G.E. Bidera d’après Charles VII chez ses grands vassaux d’Alexandre Dumas, pour la création à la Scala de Milan le 26 décembre 1834.] «Ho sentito dal M° Pedroni, ch’egli abbia la compiacenza di chiamar Romani e vedere se vuole o no fare il Libro per questa benedetta prim’Opera; io non le raccomando Sig. Duca che la sollecitudine nel darmene avviso, poichè vede bene che la stagione è inoltrata. Se Romani si niegasse, o mancasse (cosa che non suppongo) le raccomando darmene tosto contezza, onde io qui possa disporre di altro poeta, che sarebbe quello stesso che ora mi servi per la Maria Stuarda, e dal quale se le aggrada farei trattare Giovanna Ia di Napoli, Tragedia di Marsuzi Romano. Questo fatto di Giovanna moglie di Andrea d’Ungheria si puo leggere in Giannone, o in Angelo Costanzo nelle storie di Napoli. Andrea d’Ungheria, uomo piuttosto rozzo che fu sperto, non appartiene per nulla in parentela alla famiglia Regnante nostra Padrona, pur tuttavia abbia la compiacenza di farne avvisato la Polizia onde siamo sopra ciò tranquilli. La Compagnia sarebba : la Ronzi, Cartagenova, Poggi, Marini, e 2de parti con etc. – Sempre tutto ciò quando Romani si rifiuti di dare pel 20 8bre il prim’atto. Spero che tutto andra bene, che Romani sara galant’uomo, ma, in ogni caso, permetterà che di questo mi serva e non di Rossi per non avere il poeta distante. Nel tempo che questa arriva a Milano credo ch’Ella avra gia la decisione, e forse forse me l’avra gia communicata, in ogni caso un sollecito riscontro mi togliera da ogni pena»…

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